Il mazama bianco
I mazama sono cervi di piccole dimensioni diffusi in America Centrale e Sudamerica, di cui attualmente per il Brasile si conoscono cinque specie. Nella regione del Rio Aripuana vivono simpatricamente* il mazama rosso (Mazama americana) e il mazama grigio (Mazama nemorivaga), ben conosciuti dai nativi con i nomi di vedo vermelho e di vedo roxo, ma i locali parlano anche di una terza presunta specie, il vedo branco (mazama bianco), che avrebbe dimensioni intermedie tra quelle del M. americana (140 cm) e del M. nemorivaga (110 cm).
Lo zoologo Marcus van Roosmalen, indagando su queste testimonianze, dopo avere esaminato due presunte pelli e un cranio di questo animale, giunse alla conclusione che si trattasse effettivamente di una nuova specie, alla quale diede il nome di Mazama tienhoveni, in onore dell'avvocato naturalista Pieter Gerbrand Tienhoven, fondatore del Movimento Internazionale per la Conservazione della Natura.
Oltre che per le dimensioni, il mazama bianco differisce dalle altre due specie anche nella colorazione, infatti la maggior parte del suo corpo è di colore marrone chiaro tendente al bianco nei fianchi e nel ventre, mentre la zona dorsale del M. americana è di un tono molto scuro di marrone rossiccio e quella del M. nemorivaga è di colore giallo pallido. Le sue corna inoltre, sebbene più corte rispetto a quelle delle altre due specie, sembrano caratterizzate da una maggiore circonferenza della corona (24x30 mm rispetto ai 21x22 mm del mazama rosso e del mazama grigio).
Ad avvalorare la validità della nuova specie, vi è inoltre l'analisi della sequenza del gene del citocroma b del DNA mitocondriale eseguita dal genetista Pim Van Hooft, che ha stabilito una differenza del 3,1% rispetto a quello del mazama grigio e del 6,2% rispetto a quello del mazama rosso, potenzialmente indicanti una divergenza temporale rispettivamente di 2,5 e 5 milioni di anni.
Sebbene potrebbe trattarsi di una nuova specie ancora sconosciuta alla scienza, il vedo branco sembra essere maggiormente in pericolo rispetto al mazama rosso e grigio, in quanto sarebbe una preda più facile per i cacciatori. La descrizione formale di Roosmalen fu però respinta dai revisori di Nature, che chiesero allo zoologo un più elevato numero di campioni biologici. Per lo controversie già illustrate qui, lo status tassonomico del mazama bianco rischia quindi di restare in sopeso a tempo indeterminato.